Sabato 12 marzo – ore 18.00
Sabato in Concerto 2010/2011
Pescara – C.so Umberto I, 83
Maison des Arts – Fondazione Pescarabruzzo
AQUILA ALTERA
Incontri e racconti
lungo le vie del Medioevo
Maria Antonietta Cignitti, voce, arpa, percussioni
Francesco Nobili, canto, traversa,
ghironda, gaita, percussioni
Serena Occhiuzzi, flauti dritti
Marianna Casciani, viella, cornamusa
Gabriele Pro, viella
Antonio Pro, liuto, chitarrino
L’ensemble Aquila Altera nasce a L’Aquila nel 1997 con l’intento di diffondere e promuovere la conoscenza e l’educazione alla Musica Antica dal Medioevo al Rinascimento, operando una ricerca musicologica volta ad esecuzioni storicamente corrette ed avvalendosi esclusivamente di strumenti musicali ricostruiti artigianalmente sul modello, sia iconografico sia strutturale, degli originali dell’epoca. Aquila Altera rivolge inoltre la propria attenzione alla ricerca e all’esecuzione della vasta produzione strumentale e vocale, sacra e profana, di codici e compositori abruzzesi del Medioevo e del Rinascimento. Fra gli eventi realizzati sono da mensionare: nel 2002 l’incisione del CD “Menando gli anni – la Musica in Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento; nel 2004 la produzione del concerto “O Maria quanto scy bella – laudi del popolo aquilano”, e nel 2007 la prima esecuzione assoluta del “Codice di Rocca di Mezzo”. Ha partecipato a festivals e stagioni concertistiche, registrazioni televisive e incisioni discografiche in Italia e all’estero. Ha avuto l’onore di dare inizio alle manifestazioni della 714^ Perdonanza Celestiniana, tenendo un concerto alla presenza di ca. 3000 spettatori e ha collaborato alla realizzazione di convegni musicologici per diversi enti ed atenei italiani. Il concerto è un evento particolarmente suggestivo e pieno di evocazioni arcaiche. Un viaggio musicale nel medioevo, quando le strade erano ben più animate di quello che generalmente si possa pensare. Pellegrini, crociati, mercanti, clerici e molti altri ancora, si spostavano per raggiungere differenti luoghi; santuari, corti, monasteri e città queste erano le mete designate. Il concerto vuole ripercorrere attraverso la musica i luoghi che un viaggiatore medievale poteva incontrare sulla sua via. Il programma vuole essere un viaggio nella musica profana del XIV secolo, quella musica che è presente in larga parte nel Decameron di Giovanni Boccaccio. Infatti nella stessa cornice sono i giovani borghesi allontanatisi da Firenze nel 1348 per sfuggire la peste che danno al far musica una collocazione precisa nell’ordinamento delle loro giornate: sia a mezzo il giorno che alla sera o prima di sedersi a mensa o levatisi da tavola essi intonano canti ed eseguono danze. Le musiche vocali e strumentali sono tratte dai più importanti codici musicali europei dell’epoca quali il codice di Londra, il Llivre Vermell de Montserrat, il codice di Faenza, il codice Squarcialupi, che meglio rappresentano la cultura musicale al tempo del Decameron.
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