Sabato 14 Gennaio_2012
PESCARA – Maison des Arts
Sabato 14 gennaio – ore 18.00
ILARIA IAQUINTA
& GIACOMO SERRA
La musique française au clair de lune
de Offenbach et Satie
Ilaria Iaquinta, voce
Giacomo Serra, pianoforte
Ilaria Iaquinta, per la sua vena artistica molto versatile, è da qualche anno una delle voci italiane più richieste ed apprezzate. Nata a Napoli, ha studiato canto lirico presso il Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli, diplomandosi nel 2002. Si è perfezionata con M. Freni e S. Lowe per l’opera italiana, con A. Florio per la musica francese e barocca e con C. Ludwig per il lied tedesco. Si è laureata in Conservazione dei beni culturali con una tesi in Storia della musica su Jacques Offenbach. Nel 2002 ha vinto il 1° Premio al Concorso Don Matteo Colucci Città di Fasano nella categoria musica da camera e il 2° Premio al Concorso Napolinova. Nel 2004 è stata tra i vincitori del Concorso Lirico Francesco Albanese e nel maggio 2009 è stata vincitrice dell’VIII Festival Internazionale della Romanza da salotto Pier Adolfo Tirindelli di Conegliano Veneto. Nel 2000 ha partecipato all’Opera-film in mondovisione Traviata a Paris con la direzione di Z. Metha e la regia di P. Griffi. Ha cantato nel coro del Teatro Verdi di Trieste e nel 2006 ha vinto l’audizione presso la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, collaborando in diverse produzioni. Ha eseguito il Gloria ed il Beatus vir di Vivaldi nelle Chiese di S. Maria del Popolo di Roma 2006, S. Sisto a Piacenza (Rassegna Farnesiana nel 2006), SS. Marcellino e Festo di Napoli (Associazione Scarlatti nel 2006), il Benedictus di Haydn nell’ambito della IV rassegna di musica sacra di Alatri nel 2007 e il Veni creator spiritus di Jommelli nella Chiesa di S. Giorgio Maggiore a Napoli, nell’ambito della manifestazione Maggio dei monumenti nel 2007. È stata interprete principale in alcune opere buffe, tra cui Le Cantatrici villane di V. Fioravanti al Teatro Savoia di Campobasso e La Locandiera di P. Auletta a San Martino Valle Caudina (Av). Nel giugno 2010 è stata la protagonista dell’opera buffa La Dirindina di Domenico Scarlatti al Capri Opera Festival con la regia Mariano Bauduin e al Real Cappella del Teatro San Carlo. È stata invitata in Francia nell’agosto 2010 a partecipare al Festival Offenbach d’Etretat. Nel febbraio 2011 si è esibita in diretta per RAI – Radio tre, partecipando nella sede di Milano alla trasmissione Piazza Verdi. Ampio spazio è dedicato al suo percorso professionale nel IV volume della Nuova Enciclopedia della canzone napoletana di Pietro Gargano (ed. Magma).
Giacomo Serra è docente al Conservatorio di Avellino e dal 1995 è maestro di sala e pianista d’orchestra del Teatro S. Carlo di Napoli, dove ha collaborato con importanti direttori quali D. Oren, G. Kuhn, G. Sinopoli, M. Rostropovich, J. Tate e molti altri in opere di repertorio sia italiano che straniero (Strauss, Shostacovich, Wagner, Janacek). Si è brillantemente diplomato con il M°. R. Risaliti. Ha studiato per anni musica da camera con D. De Rosa, pianista del celebre Trio di Trieste, avviando in quegli anni un’intensa attività concertistica in formazione di duo pianistico (4 mani e 2 pianoforti). In tale formazione ha suonato in importanti sedi: Teatro Verdi di Trieste, Foro Italico di Roma, Accademia Chigiana di Siena, dove ha registrato musiche di Schubert per RAI UNO. È stato premiato a Osimo, Stresa e Albenga in importanti concorsi pianistici sia in duo pianistico che come solista. Si è laureato con lode all’Università Ca’ Foscari di Venezia, con una tesi su Carlo Goldoni e l’opera italiana del ‘700. Ha eseguito il concerto K595 per pianoforte di Mozart con l’Orchestra Nuova Scarlatti di Napoli, i Quintetti di Mozart e Beethoven per pianoforte e quartetto di fiati con le prime parti del Teatro S. Carlo alla Villa Campolieto di Ercolano e la Sonata op. 106 Hammerklavier di Beethoven. È stato maestro di sala all’Accademia di Santa Cecilia per il Parsifal di Daniele Gatti.
Ilaria Iaquinta e Giacomo Serra, specializzati da tempo nel lied tedesco e nella musica francese, hanno intrapreso una ricerca musicologia sull’opera di Jacques Offenbach, raramente eseguita in Italia, che anticipa genialmente Erik Satie e il teatro del ‘900. Il programma comprende musiche da camera e irresistibili rondò, couplets, etc. tratti da celebri operette.
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